La UIL è disponibile a confrontarsi e a ragionare sulle possibili soluzioni sulla definizione dei comparti della pubblica amministrazione, ma ad alcune condizioni.
In primo luogo, è necessario comprendere la concreta disponibilità, da parte del Governo, alla riapertura della stagione contrattuale nel pubblico impiego.
Da oltre sei anni, i rinnovi contrattuali sono fermi e, nella Legge di Stabilità, che sarà approvata a giorni, sono previste risorse per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Risorse, secondo indiscrezioni stampa, ridicolmente basse rispetto a uno stallo retributivo fermo al 2009.
Anche la Corte Costituzionale lo ha affermato: bisogna rinnovare i contratti nel pubblico impiego già dal 2015. Non è possibile attendere la primavera del 2016 per l’avvio delle trattative.
Se si rinnovassero i contratti con l'attuale normativa, l'unico risultato sarebbe un’ulteriore riduzione dei salari per i dipendenti. Quindi, propedeuticamente, bisogna liberare la contrattazione dai rigidi vincoli normativi e, soprattutto, puntare a una vera e piena contrattualizzazione di secondo livello che valorizzi la professionalità e, nello stesso tempo, renda efficiente i servizi per la cittadinanza.
Roma, 13 ottobre 2015