In data odierna il Ministro della Difesa ha incontrato le OO.SS. per illustrare quanto già anticipato dalla stampa, relativamente al riordino dello strumento militare con particolare riferimento ai tagli di personale ipotizzati.

Prima di entrare nel dettaglio dell’argomento è utile informare che il Ministro stesso – a margine della riunione – ha informato di aver dato disposizioni per l’immediata sospensione del sistema di valutazione della performance per il personale civile della difesa. Della necessità di tale sospensione il Ministro ha affermato di essersi convinto dopo tutte le criticità e distorte applicazioni della direttiva che la UILPA – unitamente soprattutto a CGIL e CISL – ha costantemente denunciato. Si allega il documento ufficiale pervenuto dall’Ufficio di Gabinetto.

Per quanto attiene invece l’argomento oggetto della riunione, il Ministro ha ribadito la necessità di avere uno strumento militare operativo ed efficiente. Tale obiettivo – sempre secondo il Vertice Politico – è raggiungibile anche attraverso una riduzione della spesa per il personale che dovrà ridursi dall’attuale 75% del Bilancio della Difesa, al 50%.

E’ stato quindi confermato che sarà necessario un taglio di personale sia civile che militare che è stato quantificato in 10.000 unità per la componente civile e 30.000 per quella militare.

Tali tagli, le cui modalità di attuazione saranno contenute in un apposito disegno di Legge Delega, saranno comunque operati in un arco temporale di 10 anni.

La UILPA, nel proprio intervento, ha sottolineato che è fondamentale che neanche un lavoratore del Ministero della Difesa sia a rischio perdita di posto di lavoro.

Ha inoltre espresso come le ipotesi di tagli di personale annunciati vadano in controtendenza  al rilancio dell’economia del Paese tanto voluta dal Governo. Al contrario, ritiene che tali azioni portino alla recessione e che comunque, riduzione non è garanzia di efficienza. Altra cosa è la ricerca degli sprechi ed il riesame di tutte le attività esternalizzate che hanno un costo altissimo.

Ha poi “stigmatizzato” il fatto che non ci sia stato alcun confronto preventivo sull’argomento sottolineando come, l’aver appreso dalla stampa le intenzioni del Governo sul Ministero della Difesa, sia comunque un fatto grave che ha creato preoccupazione tra i lavoratori. Inoltre,  la UILPA, ha sottolineato come i lavoratori pubblici siano ormai da anni solo oggetto di attacchi e restrizioni che ne hanno intaccato irrimediabilmente dignità e potere di acquisto.

Dal momento poi che non è chiaro quali siano gli strumenti con i quali la Politica pensa di operare tali tagli, ha chiesto – unitamente alle altre OO.SS. -  con insistenza l’apertura di un tavolo di confronto permanente che possa esaminare ogni possibile soluzione che consenta di arrivare all’obiettivo senza creare la perdita di alcun posto occupazionale.

Il Ministro, nella replica finale, ha garantito che sull’argomento ci sarà un serrato confronto con le Parti Sociali confermando la volontà di non creare alcun fenomeno di ricaduta sociale ed occupazionale ed ha ribadito che il tempo previsto per l’attuazione della riforma lascia ampio spazio per la ricerca delle migliori soluzioni.

La UILPA, nel confermare che sull’argomento c’è la massima attenzione, ha sospeso al momento ogni giudizio riservandosi di esprimere le proprie valutazioni a momenti successivi ed attendendo quindi sia l’illustrazione chiara del  progetto, sia la verifica degli impegni presi dal Ministro.

L’argomento sarà oggetto di costante informazione a tutte le strutture in indirizzo.

 

             Fraterni saluti

 

Roma, 16.02.2012

                                                                                                     

        IL SEGRETARIO

    (Fo.to Sandro COLOMBI)